Bullismo. Quante volte come genitore hai sentito parlare di questo fenomeno, in particolare riferito ad episodi che riguardano gli adolescenti?
Ma la questione è ancora più estesa. Spesso ne sono coinvolti anche i bambini.
Secondo uno studio portato avanti dall’Osservatorio Internazionale sul Bullismo da parte della ONG Internacional Bullying Sin Fronteras, in Italia tra il gennaio 2021 e il febbraio 2022 i casi gravi di bullismo e cyberbullismo sono arrivati a 19800.
Questo significa che 7 bambini su 10 subiscono ogni giorno una qualche forma di bullismo e cyberbullismo.
Insomma una cifra elevatissima, che mette l’Italia tra i paesi che ha un numero di casi molto alto.
Purtroppo negli ultimi 5 anni questo numero è cresciuto.
Bullismo a scuola: cosa fare?
Qui non vogliamo metterti in allarme ma capire come agire bene insieme.
Spesso il luogo dove accadono fatti riconducibili al bullismo (oltre al web) è la scuola.
Il posto dove i tuoi figli passano più tempo e costruiscono relazioni che sono significative quanto quelle familiari.
Ecco perché già da alcuni anni il Ministero dell’Istruzione ha attivato diversi progetti per la prevenzione e il contrasto del bullismo.
In particolare nel 2021 il Miur ha aggiornato le linee guida con strumenti utili e buone pratiche. Tra questi è interessante l’invito a creare gruppi di lavoro integrati sul territorio oltre ai classici protocolli di intervento nei casi di emergenza.
Di fronte ad un fenomeno così complesso che coinvolge la società, lo Stato, le famiglie, i minori, i caregivers, sorgono alcune domande.
- Ma cos’è veramente il bullismo?
In parole semplici si può dire che il bullismo è un comportamento (fisico o anche a parole) prepotente o addirittura violento che viene ripetuto nel tempo, da uno o più coetanei, in particolare si parla di bullismo se la persona non riesce (o non può) difendersi da sola.
È necessario spiegare il bullismo ai bambini?
È necessario spiegarlo ai bambini in modo che sappiano riconoscerlo e chiedere aiuto. Quello che succede spesso alle vittime di bullismo è che si richiudono nel silenzio e non chiedono aiuto ai loro adulti di riferimento, che sono gli unici che possono aiutarli e mettere fine alla spirale di comportamenti aggressivi.
- Come può un educatore, un genitore o una babysitter spiegare il bullismo ad un bambino?
La cosa migliore che puoi fare è insegnargli a riconoscerlo. In qualunque caso, che sia lui/lei la vittima o qualcuno che conosce.
In base alla sua età, fagli degli esempi concreti, su frasi, insulti, gesti, comportamenti che non vanno bene. Ad esempio: se dico questa cosa a questa persona (più bassa, più piccola, diversa) è corretto, è bello secondo te?
Chiedigli: cosa fai se vedi o se ti fanno questo (quello che gli hai mostrato)? Spiegagli che in nessun caso è colpa sua ma che deve sempre dirlo a una persona grande (un adulto, insomma).

Cos’altro puoi fare tutti i giorni?
Poi ci sono alcune cose che puoi fare come genitore a prescindere:
- innanzitutto puoi lavorare sul potenziare l’autostima di tuo figlio, accettandolo e amandolo così com’è e spronandolo nello stesso tempo a migliorare ogni giorno in ciò in cui si sente “meno bravo”;
- crea un rapporto di fiducia con tuo figlio/a, in modo che si senta libero/a di dirti ciò che vuole senza problemi;
- insegnargli che la diversità è una ricchezza. A tal proposito ti consigliamo di guardare insieme il film Wonder;
- fagli capire che la violenza non è una caratteristica delle persone di successo;
- dirgli di non vergognarsi mai, in nessuna situazione in cui può venire a trovarsi, per qualche problema o “presunto difetto”;
- non rispondere con la violenza, ma se è il caso, può e deve difendersi;
- e soprattutto digli di chiedere SEMPRE aiuto ai compagni e agli adulti.

E se non te la senti? Niente paura, ti aiutiamo noi!
Se, come genitore hai bisogno di una mano per affrontare questo argomento così importante e delicato con i tuoi figli, puoi farlo insieme a una delle nostre babysitter. Le nostre Tate Certificate, grazie alla loro preparazione, esperienza e sensibilità sono pronte anche a questo.