Co-sleeping: il sonno condiviso insieme al tuo bambino.

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Cara mamma, oggi insieme parliamo di co-sleeping: condividere il sonno insieme al tuo bambino.

Co-sleeping, significato: Che cos’è il co- sleeping ?

Credo che ogni mamma, almeno una volta nella vita sia caduta in un sonno profondo accanto al suo piccolo.

Ecco cosa vuol dire co-sleeping: dormire insieme. Condividere il sonno insieme al tuo bambino…e i sogni.

Nella maggior parte dei paesi è una consuetudine per la mamma dormire insieme al suo bambino,

mentre nella nostra società non è una pratica molto usata.

Eppure…

Il cucciolo d’uomo non è geneticamente predisposto a dormire da solo.

E non è una questione di vizio, come tante persone pensano, ma di istinto.

Dormire con mamma regala serenità

«I lattanti che fanno la nanna con i genitori sono più sereni e dormono meglio»,

lo dice Alessandra Bertolotti, psicologa perinatale nel suo libro “I cuccioli non dormono da soli”,

sostenendo i benefici per il bambino nella condivisione del sonno con la sua mamma.

Stare a contatto con la sua mamma infatti, fa sì che la qualità del sonno del bimbo sia migliore.

E anche i genitori, che non sono costretti ad alzarsi più volte in una notte riescono a dormire meglio e la mattina si svegliano più riposati. E questo è davvero importante.

In particolare per la mamma, che lo allatta, condividere il letto col suo bambino le permetterà di riposare e allo stesso tempo soddisfare il bisogno del suo bambino in piena tranquillità.

Il co-sleeping favorisce il legame genitore-bambino e tranquillizza entrambi.

Co-sleeping in sicurezza

Co-sleeping neonato

Uno degli aspetti negativi del co-sleeping è scuramente quello della mancanza di privacy dei genitori,

e di conseguenza della mancanza di intimità per la coppia.

Ma non si tratta di un problema insormontabile, in quanto si possono senz’altro trovare altre soluzioni, orari o luoghi della casa in cui la coppia può ritrovare la propria intimità.

L’importante è che la scelta di condivisione del sonno col proprio bambino, sia accettata e presa da entrambi i genitori, non deve essere una forzatura, perché questo potrebbe poi andare ad intaccare proprio i genitori come coppia.

Nella maggior parte dei casi, infatti, sono i padri a sentirsi rifiutati e in qualche modo messi in disparte ai bordi del letto.
Ecco perché è importante affrontare in maniera serena l’argomento.

Un problema molto più concreto per alcuni pediatri è, invece, quello legato al pericolo SIDS, ovvero il terribile evento della morte in culla.

La SIDS è legata a problemi respiratori e dormire nello stesso letto con il neonato potrebbe aumentare il rischio di questa tragica fatalità.

La soluzione potrebbe essere adottare delle ottime soluzioni per poter praticare il co-sleeping evitando di tenere il bambino nel lettone.

Utilizzando, ad esempio, culle dotate di tre sole sponde e di apposite prolunghe per essere “aggangiate” al letto dei genitori, così da costituire un normale proseguimento del materasso di mamma e papà.

Il piccolo in tal modo potrà dormire accanto alla mamma …ma in tutta sicurezza.

Il segreto per essere genitori soddisfatti

Si può essere un genitore soddisfatto?

Tante volte un genitore tende a fare più la cosa “giusta”, piuttosto che la cosa che lo fa sentire bene e

soprattutto non in colpa nei confronti del proprio bimbo.

C’è davvero una cosa giusta e una sbagliata nel vivere la reazione con il proprio bambino in modo naturale, seguendo il proprio istinto?

Il segreto per la soddisfazione di un genitore è proprio quello di non accettare che gli altri ci dicano cosa dobbiamo fare.

Piuttosto, è importante scegliere le soluzioni che sembrano funzionare meglio per noi e per la nostra famiglia.

Il sonno del vostro bambino non dipende dal fatto che siate o meno dei buoni genitori…

…Ma dal fatto che siate sereni.

Il vostro bambino lo percepisce. Ecco perché è importante per lui avere dei genitori soddisfatti e riposati.

Il co sleeping è una scelta e nessuno può dirvi se è quella giusta o sbagliata.

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